Ad ogni ambiente il suo tappeto. Arredano, colorano gli ambienti e soprattutto scaldano.
Esistono mille e più tipologie di tappeto, che differiscono oltre che per le fantasie e pattern, ma anche per filati e materiali. Ogni materiale risponde a caratteristiche diverse, soprattutto riguardo la manutenzione. Ecco alcuni consigli:
La distinzione principale da fare è tra sintetico e fibra naturale. Le fibre sintetiche, anche se colorate sono sempre lavabili, quelle naturali, specialmente se tinte in modo artigianale, richiedono accortezze particolari che variano a seconda del tessuto. In una casa con bambini, in ambienti domestici o dove ci sono animali, la scelta ricade sulla fibra sintetica (acrilico, polipropilene).
Vi consiglio, invece, di tenere le fibre naturali in ambienti dove si cammina senza scarpe, come ad esempio in camera da letto.
I tappeti di lana, trattengono con facilità le microparticelle di polvere, quindi tendono a sporcarsi facilmente, ma sono molto caldi e isolanti, ottimi per chi vive a latitudini nordiche.
Tra i materiali naturali di facile manutenzione troviamo la fibra di cocco, molto facile da lavare semplicemente con acqua, e basta sbatterlo fuori dalla finestra perché rilasci la maggior parte delle particelle che vi si intappolano, non è particolarmente isolante, quindi ottimo per le case al mare o in posti caldi. Utilissima per chi possiede animali domestici, basta l'aspirapolvere e torna come nuovo.
Nei tappeti in tessuto a pelo raso la peluria di cani e gatti di interseca nelle maglie rendendosi difficilissima da estirpare.
Ecco alcuni esempi di tappeti che mi piacciono particolarmente e che trovo siano adatti per chi come me possiede un piccolo pelosetto.
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